Per inaugurare le collaborazioni che Gold Saucer avrà con importanti giocatori a livello mondiale, abbiamo deciso di intervistare Alex Hancox, MrCool, Campione del Mondo 2018!
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Gold Saucer: Durante il 2018, in molte occasioni hai espresso le tue idee, preoccupazioni, speranze e sensazioni riguardo le decisioni pertinenti l’ambiente competitivo e il sistema torneistico. Tirando le somme dell’anno passato e di tutti i tornei ai quali hai partecipato, fino ai Mondiali che ti hanno visto vincitore, come valuteresti la tua esperienza, e in generale, l’essere un giocatore competitivo di Final Fantasy TCG?
Alex Hancox: Ricordo quando tutto è stato annunciato per la prima volta in Europa, e ci sono stati subito problemi visibili riguardo gli eventi competitivi. Ho pubblicato lunghi post coi miei pensieri, la community li ha appoggiati, e così ha fatto anche lo staff [Square Enix, NdR]. Penso che la struttura risultante sia stata grandiosa per il secondo anno del gioco e si sia dimostrata molto promettente, riflettendo queste cose nella qualità degli eventi svolti durante l’anno. L’esperienza è stata grandiosa, ci sono stati molti eventi ben distribuiti tra i vari Opus, e la community come sempre è stata spettacolare!
GS: Recentemente, all’annuncio della struttura torneistica per le Crystal Cup, dopo quello che inizialmente sembrava univoco entusiasmo un sacco di persone sono insorte contro di essa, al punto di lanciare una petizione contro la decisione. Cosa pensi a riguardo dell’utilizzo del draft per gli ultimi 4 round di svizzera? Inoltre, qual è la tua opinione su come ha reagito la community?
AH: Per quanto riguarda la risposta della community, mi ha fatto piacere vedere che così tante persone si sono sentite a loro agio abbastanza da esprimere i propri sentimenti in maniera così pubblica. Ho davvero poca esperienza personale col draft e tutte le cose tecniche coinvolte nel renderlo possibile per eventi come questi, quindi ho cercato di rimanere ottimista. Non vedo l’ora di provarlo, ma capisco molti dei dubbi della community. Penso che fino a quando il feedback sarà presentato in maniera costruttiva, come è stato per la maggior parte dei casi, risulterà molto salutare.
GS: Quali sono le tue aspettative per la stagione competitiva 2019? Quali nuove evoluzioni prevedi? Quali sono i giocatori che pensi brilleranno particolarmente quest’anno? A parte te, ovviamente 😀
AH: Non parto mai con delle aspettative, mi limito a sperare che tutto vada per il meglio. Non credo vedremo particolari evoluzioni oltre il formato misto col draft. In realtà è molto simile allo scorso anno, ma la maggior parte degli slot per i Mondiali ora sono aperti letteralmente per chiunque invece che essere chiusi dietro una barriera di qualificazioni. Non so quanto possa essere buono dal punto di vista competitivo, ma dovrebbe essere meglio dal punto di vista economico avere una partecipazione mediamente maggiore. Giocatori specifici? Il mio amico Robbie “Sazh” Phillips è salito alla ribalta dopo aver speso i primi due anni non riuscendoci del tutto. Penso che se continuerà a individuare un mazzo col quale si trova bene, e che contemporaneamente è top tier, in ogni Opus sarà lanciato verso il successo continuo.
GS: Dopo circa un anno di meta pesantemente influenzato dal ghiaccio, sono arrivati i primi ban. So che è molto presto per discutere il meta di questa stagione competitiva, dato che deve uscire ancora un Opus prima che la stagione inizi, ma pensi che vedremo altri ban in futuro? Secondo te ci sono altre carte che dovrebbero ricevere lo stesso trattamento di Gesper e Taumaturgo?
AH: I ban sono una parte naturale dei giochi di carte. Nonostante avessero avuto i Chapters per rendersi conto della maggior parte dei dettagli, cose come Taumaturgo erano carte completamente nuove dunque è comprensibile che un paio di nuove carte fossero fuori scala in termini di forza o semplicità. Personalmente preferirei in futuro, soprattutto nel caso di vecchie carte che diventano prominenti quando sono già vecchie di qualche set, vedere più errata che ban diretti. Gesper doveva sparire, penso, ma Taumaturgo poteva essere trasformato in una carta unica piuttosto facilmente. Comunque non penso vedremo molti ban in futuro, così come coi Chapter. Le meccaniche del gioco rendono impossibile che certe carte risultino troppo sbilanciate a meno che non ci sia una svista durante lo sviluppo.
GS: Di cosa invece pensi che il gioco avrebbe bisogno? C’è un particolare tipo di carta (come per esempio gli equipaggiamenti) che vorresti più di altri veder aggiunto al gioco presto?
AH: Sicuramente vorrei un nuovo tipo di carte, ma non so quanto voglio che lo rendano una cosa importante e complessa. Gli equipaggiamenti sarebbero sicuramente divertenti, ma non mi aspetto di vederli presto. Sarei curioso di vedere cosa potrebbero fare con delle carte “campo di battaglia”, come gli Stadi di Pokemon e le Carte Arena di Yugioh. Carte che giochi per potenziare il tuo mazzo, ma che potrebbero inavvertitamente potenziare anche quello dell’avversario in qualche modo. Di cosa il gioco avrebbe bisogno ora? Di carte Fuoco più interessanti. L’elemento attualmente è blando, con scuse generiche tipo “il Fuoco era troppo forte nei Chapters”. Va bene, ribilanciatelo, ma non rendetelo così noioso che ogni carta è semplicemente “Infliggi X mila danni a X avanguardie del tuo avversario”.
GS: Come parte dei premi del Mondiale, ti è stato permesso di scegliere la prossima promo full-art, e hai deciso di condividere la cosa con l’intera community, eliminando carte una alla volta da una lista finchè non hai scelto Bartz. Potresti fare un veloce riassunto del processo, e cosa ti ha portato a scegliere proprio quella carta?
AH: Ho preso inizialmente qualcosa come 17 carte che pensavo avessero qualità degne di essere una promo full-art, dall’illustrazione alla giocabilità, fino al mio gusto personale nei confronti del personaggio rappresentato. Nel corso di circa 8 giorni ho accorciato quella lista fino a 3 opzioni eliminando 1 o 2 carte alla volta, e le ultime due rimaste sono state protagonista e antagonista di FFV – Bartz e Exdeath. Ho scelto Bartz perchè il mio fattore principale di decisione era scegliere una carta che avesse già superato la prova del tempo (Bartz è uscito con Opus I), e una che mi aspetto continuerà ad essere rilevante magari per sempre (Bartz è un elemento portante del Mono Aria, e viene giocato in molti mazzi basati sull’Aria). In ultimo volevo che fosse un’avanguardia “boss”, una che rappresenta l’elemento bene, con una buona abilità e statistiche alte.
GS: Cosa pensi del formato Title Series? Ha spazio nell’ambiente competitivo secondo te? E qual è il tuo mazzo Title Series preferito?
AH: Come per il draft, ho davvero poca esperienza nel Title. Mi piace, e mi piace come il gioco sia in grado di mescolare sia Standard Constructed che Title in ogni Opus creando carte rilevanti per entrambi i formati. Per quanto riguarda il suo elemento competitivo, dovrei giocarlo di più. La gente mi dice che il livello di potenza di determinate carte/categorie è sbilanciato, e che è più difficile battere i migliori setup Title di quanto non lo sia battere i migliori mazzi Standard. Onestamente non lo so, ma sarei curioso di vederlo a un evento maggiore, solo, non uno che ora richiede la qualificazione. I miei mazzi preferiti per Title sarebbero FFV e FFXII, il primo per tutte quelle cose come lo spam di Gilgamesh, e la combo Bartz R + Bartz L di Opus III, e FFXII perchè è il mio gioco preferito della saga ed è anche molto competitivo in Title Series.
GS: Conosciamo tutti la tua personale passione verso Exdeath, ma qualcuno che ha iniziato a seguire i tuoi podcast solo recentemente, o che non lo fa per la barriera linguistica, potrebbe chiedersi da dove viene. Per quale motivo preferisci Exdeath agli altri villain di Final Fantasy? E per quale motivo avete scelto Crystal Tower come nome del vostro podcast?
AH: Per me, l’Exdeath per il quale sono conosciuto (2-101H) non è mai stato inteso a essere una buona carta. Lui, e in generale i Cloni, dovevano essere delle alternative divertenti che non avrebbero mai dovuto vincere un trofeo. Il mazzo Ghiaccio/Fulmine Cloni che mi ha portato cos tanta fortuna nel 2017 era unico, e ha subito vari cambiamenti e evoluzioni durante l’anno. Sforzarsi così tanto per qualcosa e riuscire a raggiungere quei traguardi con essa è un premio già di per sè. Quella carta, onestamente, ha fatto per me molto che io altrimenti non sarei stato in grado di fare, e sicuramente non con così tanto stile. Inoltre in generale preferisco i villain nella saga di Final Fantasy, perchè tendono ad essere personaggi molto profondi e guidati dall’emotività (ironicamente, Exdeath probabilmente non rientra in questa descrizione, dato che tutto quello che gli interessa è il Vuoto, lol).
Crystal Tower invece in realtà non ha una grande storia alle spalle. Quando avevamo iniziato, Joe, Ban e io avevamo bisogno di un nome per il progetto, dunque abbiamo scorso tutte le idee legate a Final Fantasy. Crystal Tower suonava maestoso e potente, quindi ho pensato potesse essere appropriato a quello che stavamo cercando di fare col podcast.
GS: Final Fantasy TCG ha una community differente da quelle degli altri giochi, unica. L’ambiente competitivo non è “competitivo” nel senso letterale del termine come lo è per altri giochi, e persone da tutto il mondo riescono a legare grazie al gioco in maniera che senza esagerare definirei unica per un TCG; partecipare a un evento maggiore non è solo un modo per giocare ma anche e soprattutto un’occasione per incontrare amici normalmente lontani. Eppure, a volte i nuovi giocatori sono spaventati dal gioco perchè vedono che la maggior parte dei giocatori gioca in maniera competitiva, e non si sentono all’altezza. Cosa suggeriresti ai nuovi giocatori che vogliono avventurarsi nell’ambiente competitivo?
AH: La mia posizione a riguardo è sempre stata di non gettarti da solo nella fossa. Inizia in piccolo col tuo gruppo locale, conosci persone e fatti degli amici. Impara da loro, cresci come giocatore, e non pensare troppo all’essere competitivo finchè non ti rendi davver conto di aver imparato abbastanza. Senza dubbio viaggia e incontra i tuoi amici, ma non andare pensando di vincere se non ti sei impegnato davvero tanto. Non si tratta solo di ore di pratica, ma di cose semplici come conoscere cosa fanno tutte le carte, i ruling, essere in grado di ricordare in ogni momento cosa hai ancora nel mazzo, e soprattutto saper essere sempre tranquillo sotto pressione e non perdere il focus a causa di una sconfitta. Queste cose possono sembrare poco importanti, ma tutto contribuisce, quindi perchè non concederti ogni vantaggio possibile se vuoi vincere
GS: Domanda rituale: qual è il tuo Final Fantasy preferito, e perchè?
AH: Il mio gioco preferito è Final Fantasy XII. Amo il cambiamento dal passare tra la schermata del mondo allo scenario di battaglia che c’era nei giochi precedenti, al non avere alcuna transizione. Quando vedi un nemico, gli vai incontro e lo combatti, e la cosa secondo me è molto immersiva. Inoltre mi piacciono i temi Shakespeariani, Balthier in particolare come personaggio, e tutto l’intrigo politico che circonda la trama principale. Vayne inoltre è un grandissimo villain purtroppo sottovalutato. Non penso che ci sia qualcosa in quel gioco che non mi piace, e l’ho giocato un sacco di volte.
Domanda bonus da MrCool!: Per chiunque sta leggendo questo, quale carta scegliereste voi come promo full art, e perchè? Dimenticate completamente quando è utile in torneo, dite solo quale carta, guardandola, vi fa pensare “vorrei il mio nome su di essa”.
GS: Grazie per questa intervista, buona fortuna per la prossima stagione competitiva, e speriamo di vederti presto a giocare di nuovo in Italia!