Negli ultimi Opus, e in particolare Opus VII, abbiamo visto molte carte di Final Fantasy II e Final Fantasy V con nuove illustrazioni di Toshitaka Matsuda.
Matsuda lavora da tempo sulla saga: ha iniziato con le mappe di Final Fantasy IX per poi lavorare a Final Fantasy X-2 come concept art director. Ha poi fatto da director per Final Fantasy XII: Revenants Wings e Blood of Bahamut mentre lavorava come lead art designer per la serie Final Fantasy XIII e successivamente come supervisore per Final Fantasy X/X-2 HD Remaster.
E’ ora art director per Mobius Final Fantasy. Durante il suo lavoro per Mobius ha disegnato carte per il gioco e questo ha portato il producer del TCG Matsuyama a chiedergli di illustrare le carte di Final Fantasy II e Final Fantasy V per FFTCG.
Il Final Fantasy Portal Site gli ha di recente posto alcune domande in un’intervista che vi riportiamo in italiano. Buona lettura!
FINAL FANTASY PORTAL SITE: Il producer di FFTCG, Mr. Kageyama, ha visto l’illustrazione di Minwu ad opera di Mr. Matsuda per Mobius Final Fantasy, ed è così che Mr. Matsuda è finito ha disegnare i personaggi di Final Fantasy II nel TCG. Mr. Matsuyama, poichè lei è in carica delle richieste agli illustratori, può dirci come tutto è iniziato?
Matsuyama: E’ iniziato tutto mentre creavamo il merchandise. Stavamo facendo delle t-shirt di Mobius Final Fantasy, ed è stato in quell’occasione che per la prima volta ho visto il lavoro di Mr. Matsuda. Il design era basato sulle concept art di Mobius Final Fantasy, e lo stile in bianco e nero ricordava i fumetti americani.
FFPS: Mr. Matsuda, questo stile è piuttosto differente dal suo lavoro per Mobius Final Fantasy. Come sono nate queste illustrazioni?
Matsuda: Per prima cosa, ho iniziato con Leon.
Matsuyama: E’ vero. Il primo passo è stato un pezzo piuttosto scuro con forti contrasti, simile a Rembrandt. Ho detto a Mr. Matsuda che non tutto doveva essere rappresentato nel dettaglio, e di concentrarsi su quello che era realmente importante. Allora ci ha mandato varie idee, e abbiamo scelto quella con lo sfondo bianco.
Matsuda: Quando ho ricevuto la richiesta, mi è stato detto di divertirmi con essa, quindi ho provato diversi stili. Giocavo con lo sfondo, e quando sono arrivato ad avere qualcosa di simile a quello che poi è stata la versione finale, ho chiesto se potesse andare bene. Quando gli è piaciuto ho pensato, “Quindi anche questo stile va bene”. Stavo lavorando anche a un pezzo su Maria nello stesso momento e le avevo originariamente disegnato degli alberi sullo sfondo, ma alla fine ho optato per uno stile semplice come quello di Leon. Con uno sfondo spoglio, tutti i personaggi di Final Fantasy diventano il centro dell’opera, soprattutto le loro espressioni facciali, che catturano al meglio la loro essenza.
Matsuyama: Per questo pezzo avevo chiesto solo che lei apparisse come se fosse al centro dell’attenzione. Personalmente amo i dettagli rossi delle frecce.
FFPS: Mr. Matsuda, lei aveva già disegnato Minwu in precedenza, c’è stato qualcosa in particolare che ha deciso di rendere diversamente questa volta?
Matsuda: Beh, ho fatto tutto quello che volevo col primo per Mobius Final Fantasy. Quando ho ricevuto la richiesta per FFTCG, ho deciso che questa volta volevo catturare la sua umanità. Per Mobius, mi ero concentrato sul creare una bella illustrazione e basta, ma in questo caso volevo anche trasmettere la sua determinazione, la sua passione e la sua natura leale. La luce che brilla su di lui rappresenta la sua breve ma nobile vita. Questo personaggio e la sua storia mi hanno sempre toccato, e volevo farlo apparire come fosse vivo. Ci ho messo circa un giorno per realizzare questa illustrazione.
FFPS: Ha fatto delle ricerche anche sugli altri personaggi?
Matsuda: Sì, e quello che ho imparato su Scott è che era un re tra i re, un uomo nobile che si è sacrificato per quello in cui credeva. In realtà non c’erano molte reference, neanche illustrazioni di Mr. Amano. Ho deciso di rappresentarlo non come un personaggio secondario, ma come un protagonista, un leader nobile che guarda lontano – o al futuro.
FFPS: E sembra effettivamente il ritratto di un nobile. Ci sono altre illustrazioni che le sono particolarmente care, o con le quali ha avuto particolare difficoltà?
Matsuda: La più difficile è stata senza dubbio Leon, ci sono stati molti tentativi ed errori finchè non ho scelto quel particolare stile. Penso ne sia valsa la pena, e cambiare lo stile di Maria per allinearsi a quello ha funzionato sorprendentemente bene. Inoltre, la passione di Mr. Matsuyama per le tinte rosse sulle frecce mi ha dato l’idea di usare più spesso i colori come accento.
FFPS: Può condividere con noi il procedimento che ha portato al personaggio di Final Fantasy V rappresentato sulle bustine di Opus VII?
Matsuda: Poichè questa era la mia seconda opportunità, ho provato diverse forme di espressione. Invece di eliminare completamente i dettagli dello sfondo, questa volta ho provato con la sfocatura. Volevo creare armonia tra i contorni grezzi del colore e le forme. Le indicazioni generiche erano state fissate quando avevo lavorato alle illustrazioni per i personaggi di Final Fantasy II, quindi ho aderito ad esse ma facendo qualche modifica qua e là.
FFPS: Tra tutti i personaggi, Bartz ha un aspetto diverso. Quando ha ricevuto la richiesta, non era stato informato che questa illustrazione sarebbe stata sul packaging di opus VII, dunque come è finita ad avere uno stile così diverso e scuro?
Matsuyama: Quella di Bartz è la prima illustrazione originale disegnata appositamente per il packaging di un Opus. Per Opus VI, non avevamo pianificato di usare l’illustrazione di Firion, ma era così incredibile che abbiamo semplicemente deciso di usarla. [Ride]. Per quel motivo, Mr. Kageyama ha chiesto che Bartz decorasse il packaging di Opus VII. Per quanto riguarda il processo, cerco di trasmettere che cosa voglio, e poi discutiamo come elaborare l’idea.
Matsuda: Quando ho iniziato a disegnare il personaggio, sapevo che questa sarebbe stata la posa. Per aderire allo spirito di Final Fantasy II [immagino intendesse FFV, NdR], ho scelto uno sfondo bianco che contrastasse con le forti e cupe fattezze di Bartz. Ma poi Mr. Matsuyama mi ha informato che lo schema di colore degli Opus prevede che il packaging alterni bianco e nero tra i set, e che questo sarebbe stato nero, ma che quello che avevo proposto andava bene… [Ride] Sentendolo dire così, non potevo mandare via una sensazione opprimente da dentro di me, e non volevo creare problemi con la tradizione, quindi ho immediatamente cambiato il colore dello sfondo. In qualche modo, è finito a risultare perfetto: era esattamente come me l’ero immaginato. L’arte nello sfondo è stata pensata per fondersi bene col bianco, ma il nero permette un forte contrasto e fa risaltare i dettagli, in un modo che quasi rispecchia la forte volontà di Bartz.
FFPS: Capisco. Quindi questa opera straordinaria è nata in parte per caso.
Matsuyama: Questa rappresentazione di Bartz è incredibile, soprattutto il dettaglio dell’occhio sinistro. Il bagliore nell’occhio e le parti evidenziate dalla luce sono così fenomenali che abbiamo pensato il packaging appositamente per farle risaltare. Per farlo, dovevano usare un nero molto intenso, quindi abbiamo optato per un “nero ricco”, ma è un colore piuttosto costoso. [Ride] Mi è stato detto che farlo avrebbe aumentato il costo di produzione del set, ma ho risposto che non mi importava.
FFPS: Mr. Matsuda, disegnare quell’occhio ha richiesto molto lavoro?
Matsuda: Quando la fine dell’opera è ancora lontana, metti tutte le tue capacità in quello che stai facendo. in quel momento. Questo è quello che l’occhio rappresenta. [Ride] Nel corso del processo, quando l’illustrazione comincia a prendere forma, inizia ad essere chiaro quali parti richiedevano più tempo e dettagli. Per questa illustrazione, è stato l’occhio sinistro.
FFPS: Vedo qualcosa di arte giapponese nell’illustrazione. C’era questa richiesta nei documenti di reference che ha ricevuto?
Matsuda: Per incorporare l’oro nell’illustrazione, ho usato come reference i makie [lacche giapponesi con polvere di argento o oro, NdR], probabilmente è da quello che viene l’aspetto giapponese. Trovo la bellezza intrinseca del Giappone meravigliosa, e volevo usarla nell’opera.
Bartz ha molti costumi. Per quale motivo ha scelto proprio quello?
Matsuda: Semplicemente, ho iniziato a disegnarlo con quel costume. Facendo più ricerche sul personaggio però, mi sono reso conto che ne aveva più di uno. [Ride] Addirittura i suoi capelli erano castani all’inizio, ma ho deciso per questo colore, che stava meglio con lo sfondo nero.
FFPS: Per le illustrazioni di Final Fantasy V, Mr. Kageyama ha ―For the FFV illustrations, Mr. Kageyama ha scelto Bartz e i quattro Guerrieri dell’Alba poichè credeva le loro vite drammatiche fossero adatte al suo stile artistico drammatico.
Matsuda: Come per le illustrazioni di Final Fantasy II, ho fatto ricerche approfondite sui personaggi e realizzato quando straordinari fossero. Avevo illustrato precedentemente Xezat per Mobius Final Fantasy, quindi nel suo caso era la mia seconda volta. Ho appreso che era un personaggio temerario, un eroe valoroso che da solo comanda un’intera flotta verso la fine della storia, e ho lavorato sull’illustrazione come fosse il ritratto di un vero eroe.
Matsuyama: Quando mi è stato chiesto quanto dettagli volessi nell’illustrazione, ho risposto “meno, è più.”
FFPS: C’è qualcosa di unico nelle sfumature e nella fusione dei colori.
Matsuda: Per espandere i colori, invece di usare la funzione “sfuma”, ho creato e usato colori reali. Ho fatto lo stesso per il gradiente invece che semplicemente cambiare la luminosità e la saturazione dei colori.
▲ Questa illustrazione di Kelger è la seconda preferita di Mr. Matsuda dopo quella di Bartz. Il suo mantello mostra bene la fusione dei colori.
FFPS: Ci sono state differenze tra queste richieste per FFTCG e il suo lavoro usuale?
Matsuda: Prima di tutto, coi miei compiti quotidiani, non c’è un lungo ed entusiastico avanti e indietro di idee durante il processo. Per FFTCG, mi è stato chiesto di esprimermi liberamente, ed è stato incoraggiante sapere che volevano il mio lavoro riflettesse me e il mio stile. Mi è stato ricordato che l’illustrazione è basata sulla gioia e la libertà, non solo sul disegnare qualcosa bene e con precisione. Penso che questa realizzazione abbia influenzato anche il mio lavoro successivo per Mobius Final Fantasy. Aspetti che erano diventati di routine hanno ripreso a sembrare nuovi, e sono stato in grado di mettere me stesso alla prova in termini di espressività artistica; dopo un lungo viaggio, ero tornato alle basi.
Matsuyama: FFTCG è pieno di illustrazioni dalla saga Final Fantasy, ma quando i giocatori aprono una bustina che contiene un’illustrazione originale, voglio che pensino, “Jackpot!” E’ questo il motivo per cui vorrei lo stile artistico dei personaggi fosse diverso in base al rispettivo titolo, così che funzionino anche come pezzi singoli.
FFPS: Prima di concludere, può dirci qualcosa di più sulle illustrazioni di Opus VIII in arrivo a Marzo? Lo stile è molto diverso, è spettacolare!
Matsuyama: Lo è. [Ride] La prima versione di Bahamut di Mr. Matsuda era di un Bahamut molto familiare. Gli ho chiesto se poteva aggiungere delle pennellate più evidenti, più intensità, più caos come se il mostro stesse portando distruzione.
Matsuda: Dopo aver ricevuto quel feedback, ho disegnato Bahamut con molti livelli di movimento, e hanno scelto la rappresentazione più dinamica. [Ride] Ho fatto molte concept art in stile fumetto negli stadi iniziali di Mobius Final Fantasy., e abbiamo considerato di utilizzare lo stile con le pennellate più potenti.
FFPS: Con l’aria da fumetto ottenuta dal nero, questa arte è una buona fusione tra la cultura orientale e quella occidentale.
Matsuda: Volevo che il nero fosse audace. I fumetti tendono a bilanciare il nero coi colori, e volevo ottenere lo stesso effetto.
FFPS: Quale titolo di Final Fantasy vorrebbe illustrare in futuro?
Matsuda: Final Fantasy VI perchè è il mio preferito. Ci ho giocato quando avevo molto tempo libero, e mi ero immerso moltissimo nel gioco.
FFPS: Aspettiamo con ansia di vedere sue illustrazioni originali per Final Fantasy VI in futuro! Grazie per il suo tempo!
La prossima intervista sarà con l’illustratore Ryoma Ito e mostrerà le illustrazioni originali basate su Final Fantasy Tactics Advance 2: Grimoire of the Rift. Non perdetela!