Continuiamo la nostra recensione di Opus VIII, che avevamo lasciato alla Terra, col Fulmine. Durante gli spoiler degli ultimi mesi, il Fulmine ci aveva presentato la speranza di nuovi tribali efficienti nella forma dei Guerrieri dell’Oscurità e dei Turks, e dell’espansione di categorie attualmente poco nutrite come FFL e Brave Exvius. Ha mantenuto le aspettative?
Ark Angel EV 8-089R: Questa carta è sostanzialmente una via di mezzo tra Amon (con effetto solo all’ingresso+EX Burst) e Noctis, mancante però di tutte le caratteristiche che rendono le due carte “simili” effettivamente forti. Il danno all’ingresso non è sufficiente per renderlo una carta competitiva.
Voto: 3/10
Alisaie 8-090C: E’ difficile valutarla come carta a sè, indipendentemente dal mazzo: all’interno di quello più ovvio (Eredi), non c’è alcun motivo di usare questa versione quando l’altra è il motore del mazzo stesso; in Monofulmine invece, questa versione è tutorabile da Louisoix, che verrà sicuramente giocato per cercare il nuovo Alphinaud, dunque la vedremo spesso in giro? Probabile.
Voto: 6/10
Alba 8-091H: Accecati dall’hype iniziale sembrava la carta definitiva, scemato l’hype ci siamo resi conto che l’avversario deve avere abbastanza avanguardie in gioco da permetterle di sfruttare la totalità del suo effetto, e l’entusiasmo si è un po’ ridimensionato. Rimane comunque una carta davvero forte: facilmente scartabile all’apertura (in quanto recuperabile con Diana), in Monofulmine (dove risulta più forte che in Terra/Fulmine) può tranquillamente dullare due pezzi senza rischiare di andare a vuoto, guadagnando Fretta e risultando immune agli effetti avversari. E’ dunque un potenziale finisher, e in EX Burst può salvare da 1/2 danni.
Voto: 9/10
Alphinaud 8-092C: Molto forte se nel giusto “ambiente”, necessita purtroppo di un mazzo costruito praticamente a sua misura per funzionare bene. Va in combo splendidamente con Rain L, e col Ragno della Lava che sembra, per coincidenza, la carta perfetta da ripescare con Urianger.
Voto: 7/10
Medusa Elettrica 8-093C: L’esistenza di questa carta genera il seguente quesito: meglio lei o Iaguaro? Difficile dare una risposta assoluta, dipende dal mazzo. La sua presenza sul cambo costringe l’avversario a una strategia diversa, cosa che Iaguaro non fa, ma Iaguaro si presta bene a varie combo con nuove carte, prima tra tutte proprio Alphinaud. In ogni caso ottima carta da includere magari in un paio di copie come potenziale finisher e/o in un mazzo Eredi con Urianger.
Voto: 6/10
Odin 8-094C: La carta che tutti abbiamo faticato a trovare in 3 copie foil, e contemporaneamente la carta che nessuno vuole mai vedere negli EX Burst. Quasi un meme, come ristampa fulmine Opus I non poteva esserci che lui.
Voto: 10/10
Mago Nero 8-095C: Tocca anche al Fulmine ricevere il suo equivalente di questa carta, ed è forse l’elemento che ne può trarre più beneficio. Inoltre tutti gli altri Maghi Neri giocabili sono Fulmine, dunque la sinergia è servita su un piatto d’argento.
Voto: 10/10
Sakura 8-096L: Altra carta ingiustamente sottovalutata, per la gioia di chi ha voluto subito e a poco prezzo il 3x foil. Non soffermatevi sul suo essere un 4000: anche se non ha EX Burst, all’ingresso fa bene o male l’equivalente di Edea, ma a costo più basso e senza dipendere dal numero di retroguardie in gioco, con un danno sufficiente a rimuovere la maggior parte delle minacce più giocate. Una volta in gioco, la sua utilità dipende da se è inclusa in un Fulmine aggressivo o un Fulmine reattivo. Nella prima tipologia è sicuramente meno determinante, ma in un mazzo che gioca rispondendo alle azioni dell’avversario, potenzialmente distrugge un’avanguardia a turno senza dover giocare una carta, permettendo di ricostituire la propria mano magari dopo aver giocato un pezzo importante. Inoltre non serve neanche paragonarla a Edea, perchè è meglio avere 6 Edea nel mazzo, no?
Voto: 9/10
Jake 8-097H: Fortissimo sulla carta, permette combo devastanti con cose come Ramza Opus V, Gilgamesh L, il nuovo Alphinaud, Jinnai, Zell. Soffre purtoppo della “sindrome da primadonna”: costruirci infatti un mazzo intorno, come verrebbe spontaneo fare, è rischioso perchè tale mazzo, al venir meno di Jake, si squaglierebbe all’istante. E un 8000 costo 4 non è per nulla difficile da rimuovere. Nonostante questo comunque, un’ottima carta.
Voto: 8/10
Shango 8-098C: Carta già di per sè interessante che diventa forte in funzione del suo essere FFL e dunque recuperabile con Diana, probabile “must have” nei Fulmine di questo Opus insieme ad Alba. Difficile però dire se vedrà molto gioco, ma in caso negativo sarà per la troppa competizione nell’elemento (che storicamente risente della necessità di occupare 8-9 slot col pacchetto Al-Cid), non per “incompetenza” sua.
Voto: 7/10
Invocatore 8-099C: Bene o male equivalente del Mago Rosso di questo Opus, molto meno utile perchè in un elemento ricco di avanguardie naturalmente “frettolose” e che già possiede il Mago Rosso originale a dare Fretta ai pochi che non ce l’hanno.
Voto: 2/10
Jinnai 8-100R: Questa carta è quello che avrebbe potuto, e dovuto, essere il Tidus L dello scorso Opus. Nessuno strano requisito a impedirne l’ingresso, può uccidere un pezzo forte o due piccoli sopravvivendo allo scontro, recuperabile con Diana, sinergizza alla perfezione con Jake (e diventa capace di parare un 12000, ucciderlo e sopravvivere). Forse la prima avanguardia con Attacco alle Spalle a sfruttare davvero bene quella capacità. Un semplice 1x di Jinnai nel mazzo mette l’avversario nella condizione di doversi difendere dal suo potenziale ingresso, sia in difesa che durante un attacco potenzialmente vincente.
Voto: 10/10
Diana 8-101H: Carta dal potenziale immenso che rende possibile una nuova tipologia di Monofulmine dopo interi Opus in cui il Monofulmine era rimasto bene o male invariato nella sostanza. Il suo effetto la rende un costo 1, e può recuperare carte di spessore come Alba o Jinnai, rispettivamente per chiudere la partita o mettersi sulla difensiva. La sua seconda abilità è una gustosa ciliegina sulla torta.
Voto: 10/10
Death Machine 8-102R: Poche carte hanno generato una “frenesia” da deckbuilding come questa, e sono apparse subito online molte liste pensate appositamente per abusare di essa. Sicuramente ha potenziale, ma è davvero difficile prevedere così bene i mazzi avversari da essere certi che non potranno aggirarlo, inoltre anche se storicamente difficile rimuovere mostri di costo alto, l’arrivo nel meta del nuovo Alexander ha cambiato le cose. E’ in ogni caso una rimozione a costo 5, ma il Fulmine probabilmente è l’elemento ad averne meno bisogno. Credo al momento sia difficile sfruttare il suo potenziale in maniera sufficientemente risk-free, ma attendo con ansia un Joshua a caso che mi contraddica.
Voto: 6/10
Raiden 8-103R: Tremenda, con tutte le rimozioni dirette disponibili al Fulmine non c’è proprio alcun motivo ora come ora di giocarla se non al posto di Odino in un mazzo che usa Minwu L.
Voto: 2/10
Ramuh 8-104C: A parità di costo con il Ramuh Opus VII (giocato prevalentemente perchè ha EX Burst), quello può bersagliare anche avanguardia dull, e rimane più forte fino ad avere 3+ retroguardie in gioco. Inoltre questo fa danno, invece che ridurre la forza, rendendolo inutile per aggirare le riduzioni/immunità, ormai sovrabbondanti nel meta.
Voto: 1/10
Lid 8-105H: Un Saggio migliore del Saggio, sicuramente sostituirà almeno una delle sue copie in tutti i mazzi che lo includono. Una volta giù, a partita avanzata può rimuovere quell’avanguardia che impedisce la vittoria, o che minaccia sconfitta, senza doverla spaccare come avviene normalmente con le retroguardie-cannone. Inoltre fa sostanzialmente quello che fa Mid Previa, ma con minor setup richiesto, e ripetutamente.
Voto: 10/10
Dragone 8-106C: Carta subottimale se giocata da sola, diventa mediocre se giocata insieme ad altre due dello stesso tipo. Davvero troppo difficile sfruttarla bene se non in un buon mazzo Dragoni tribale, che nonostante tutti i nostri più torbidi desideri, continua a non esistere.
Voto: 1/10
Dragone 8-107C: Sarebbe davvero, davvero, davvero forte se intorno ci fossero vari altri Dragoni utili. Purtroppo non è così, altrimenti meriterebbe un 10.
Voto: 6/10
Rude 8-108R: Interessante come questa carta potenzi avanguardie che al momento non esistono, salvo Rufus. La S è come se non ci fosse, sostanzialmente. Giocabile solo in funzione di Rufus, senza neanche poterlo sfruttare al meglio a meno di non avere qualcosa di esterno per spaccare Rude (tipo Lulu H).
Voto: 4/10
Rufus 8-109L: Ha potenziale senza sufficienti carte per sfruttarlo, a meno di non sfruttare l’impiegato dell’anno Bartz o un Hashmal per assumere forzosamente tutti nella ShinRa. Anche lui necessita di qualche Turks in più per brillare: magari con Opus IX? Qualcosa quel Vincent sulla copertina dovrà pur significare.
Voto: 6/10
Reno 8-110R: Inutile senza Rufus in gioco, con lui potrebbe funzionare, infliggendo 8000 a costo zero, e la sua S è senza dubbio migliore di quella di Rude.
Voto: 6/10
Thancred 8-146S: Lascia un po’ l’amaro in bocca, considerata la validità delle altre due carte col suo nome, ma può essere un sostituto valido per Alphinaud retroguardia nel mazzo Eredi tradizionale qualora si optasse per la sua versione avanguardia.
Voto: 6/10
Fordola 8-147S: Una delle carte più forti dell’Opus, la vedremo con molta probabilità in gran parte dei mazzi -Fulmine di questa stagione: la possibilità di avere già al secondo turno un 9000 Fretta, Primo Colpo e Audacia è semplicemente troppo ghiotta per non essere colta. Aiuta inoltre a rimuoversi quelle avanguardie con effetto all’entrata in gioco per fare spazio ad altre.
Voto: 10/10
Yugiri 8-148S: parte del piccolo gruppo di Ninja che si aggiungono al roster di classe con Opus VIII, al netto di un Fretta condizionale che poteva tranquillamente essere fisso, la sua abilità attivata la rende pericolosa anche per le avanguardie più forti e quelle immuni alla distruzione per danno diretto.
Voto: 7/10
Valutazione finale: partendo da quella che era la premessa, Fulmine ci sorprende col pacchetto FFL e Guerrieri dell’Oscurità, estremamente sinergici e funzionali al punto da poter diventare scheletro per nuove tipologie di mazzi Fulmine; contemporaneamente ci delude con dei Turks per nulla efficienti, acerbi, che richiedono altre carte della loro classe non solo per brillare, ma addirittura per essere giocabili. Ciò nonostante le novità sono molte, e tra Alphinaud, Alba, Diana, Jinnai, Jake e Sakura, c’è materiale per costruire nuove varianti, e magari addirittura discostarsi dalla dicotomia Al-cid/Cipolla in favore di mazzi Fulmine meno controllo e più aggro. Colore tradizionalmente legato a evocazioni potenti, con Opus VIII non aggiunge nulla di nuovo e anzi, delude un po’. E’ comunque uno dei colori che guadagna più originalità con questo Opus, e ci aspettiamo di vedere il Monofulmine tornare a far risultato nel meta internazionale.