Terminiamo la carrellata degli elementi con l’Acqua. Concluderemo poi con una recensione complessiva dell’Opus che valuterà anche le carte Luce e Oscurità.
Alexander 8-111R: E’ una carta molto situazionale, di suo, ma si presta bene a combo con Hope e Garnet, e la presenza di molti pezzi forti costo 3 nel meta (Y’sthola, Noctis, la nuova Aerith e molti altri), più l’inclusione la rende senza dubbio una potenziale valida aggiunta ad alcuni specifici mazzi.
Voto: 6/10
Eiko 8-112R: Probabilmente mi sfugge un suo potenziale utilizzo in combo sgravata con qualcosa, perchè vista così, e letta così, mi sembra una carta stupidamente debole, e non vedo motivo di giocare lei piuttosto che uno qualsiasi dei suoi omonimi.
Voto: 1/10
Garnet 8-113C: Questa Garnet è sufficientemente diversa dalle altre da poter essere una valida alternativa. In particolare se non avete evocazioni da sfruttare adeguatamente con le altre due; con Fenice L permette di spaccare pezzo e attivare qualcuno con cui bloccare, e c’è poi una potenziale combo interessante tra questa e Maduin, che va approfondita e sfruttata…
Voto: 7/10
Quina 8-114H: Un potenziale 10000 a costo 4 è difficile da rimuovere, ma oltre al “corpo” non fa altro, dunque la trovo giocabile solo in mazzi di categoria IX per avere più pezzi per il nuovo Vivi.
Voto: 6/10
Gidan 8-115L: Altra carta che ha fatto discutere molto di deckbuilding all’annuncio, e che già è stata fieramente portata in top allo Shiva Trial, è una carta che mi piace un sacco ma contemporaneamente non mi convince al 100%. Sicuramente di primo con qualcosa che fornisce Fretta è forte, ma la sola possibilità di vederlo morire con un Ciclope/Valefor in EX Burst, o bene o male qualsiasi altra cosa passi da quelle parti, rende questo ennesimo Gidan un po’ troppo fragile. Credo che l’errore principale sia cercare di costruirci un mazzo attorno, quando il suo uso migliore è forse come “asso nella manica” molto fastidioso se riesce a superare le difese avversarie.
Voto: 6/10
Shamonde P Grauche 8-116R: Un giorno forse avremo un mazzo Arcivescovi, e questo, insieme a Galdes e Thordan, dominerà il meta. Fortunatamente quel giorno non è oggi. Potrebbe però diventare meta alla stessa maniera di Jihl Nabaat Opus II qualora il nuovo Lasswell H e il mazzo Fuoco/Ghiaccio che sta facendo furore in America diventassero presenza fissa anche nei nostri tornei.
Voto: 4/10
Mago Bianco 8-117C: Una delle retroguardie Acqua costo 2 più interessanti dai tempi del Gladiatore, l’unico problema è l’ampia competizione che questa carta ha proprio tra le retroguardie costo 2 valide dell’elemento, davvero tantissime.
Voto: 6/10
Steiner 8-118H: Non l’ho ancora vista giocare, ma personalmente trovo questa carta interessante. Per un costo 3, poter sopravvivere a un 8000 (o più con Wakka/Ovelia in gioco) non è affatto male, e la sua abilità all’ingresso delle altre avanguardie gli permette di buffarsi prima di tentare un attacco attraverso avanguardie molto più grosse di lui. In un mazzo di categoria è sicuramente un valido 1x.
Voto: 7/10
Strago 8-119C: Se il mazzo Mostri tornerà alla ribalta, questo sicuramente ne farà parte: rinunciare alla precedente incarnazione di questo personaggio non sarà particolarmente problematico, in favore di una retroguardia starter con un effetto molto utile, e guadagnando uno slot avanguardie in un mazzo che deve fare molta economia in quel reparto.
Voto: 8/10
Astrologo 8-120C: Tendiamo a sottovalutare sempre i Soldati acqua che ci vengono elargiti a secchiate, in particolare quelli Acqua che difficilmente si fanno notare; questa è un buon esempio di carta sottovalutata da tutti in draft (per validi motivi) che invece alla prova sul campo risulta molto più forte di quello che vuol dare a credere. Non solo un potenziale 9000 costo 3 è un pezzo di tutto rispetto, ma permette un ulteriore sguardo alla cima del mazzo comodo per le varie combo con Fusoya/Yuna Luce/Seymour e, in particolare, con Vanille.
Voto: 7/10
Paladino 8-121C: Forse saltuariamente utile, ma così saltuariamente da renderlo inutile al 99% dei casi. Potrebbe essere giocabile se la sua abilità non costasse CP, ma dover tenere ben due retroguardie libere per sfruttarlo è un gigantesco NO.
Voto: 2/10
Gramps 8-122R: Non volete scartare con Merlwyb, o preferite giocare la versione che tutora? Questa è un’ottima alternativa. Qualsiasi EX che fa pescare, poi, è sempre gradita. Da non sottovalutare il fatto che la sua esistenza permette a Bartz di essere anche “vecchiaccio”.
Voto: 8/10
Nichol 8-123H: Simile a Cagnazzo ma abbastanza diverso da andare in combo con lui, volendo; anche se non offre le possibilità difensive dell’Arcidiavolo, è meglio di lui in moltissimi casi, come ad esempio Fusoya o Monoacqua che rampano molto, e sicuramente meglio di lui in mazzo multicolore, offrendo ai mazzi -Acqua un tipo di meccanica che finora non avevano. La sua abilità attivata è una gustosa ciliegina sulla torta.
Voto. 10/10
Ninja 8-124C: Fa scena quando entra in gioco, ma a conti fatti, salvo combo particolari, costa 6CP, tendenzialmente di più di quello che costa uccidere la stessa avanguardia che si vuole rubare per un turno. Può risultare interessante in mazzi che abusano di Famfrit, tipo Fusoya, per spaccare 3 al prezzo di uno.
Voto: 6/10
Fata 8-125C: Di tutte le evocazioni Opus I ristampate in VIII, sicuramente la peggiore, quando l’Acqua nello stesso Opus aveva un’altra evocazione “storica” su cui la scelta poteva cadere (Leviathan).
Voto: 4/10
Freya 8-126H: Sarebbe molto forte nel Fulmine; in Acqua, lo sarebbe non avesse le prime due righe, che la rendono sostanzialmente ingiocabile in un mazzo categoria IX, se non forse in 1x tanto per fare numero. Peccato.
Voto: 5/10
Zombalena 8-127C: Altra carta flagellata dalle storiche, tristi, scelte di traduzione italiane, è un valido Mostro “per far numero” ma a meno che non ci sia Mira per abusare dei suoi effetti, Shroedinger rimane la scelta migliore… e probabilmente anche se c’è Mira; magari in un mazzo con meno avanguardie del normale, a occupare il posto prima di Strago, ora divenuto retroguardia?
Voto: 5/10
Meltigemini 8-128R: Donne, è arrivato l’Arrotino, e Meltigemini! Nascondete donne e bambini! Al reveal questa carta sembrava essere l’antimeta per eccellenza, la carta che avrebbe reso Monoacqua il nuovo t0 e intorno alla quale tutti avrebbero dovuto buildare. Al momento sembra più che altro una carta che permette di salvare spazio evitando Wakka & simili, un po’ come Clione permette di risparmiare lo spazio delle evocazioni. Per il resto, la sua efficacia dipenderà al 200% da come si evolverà il meta intorno ad essa.
Voto: 6/10
Lion 8-129R: Carina se si riesce a giocarla a costo 3, ma nel momento che ci troviamo a poter pagare 4, c’è di molto, molto meglio.
Voto: 4/10
Leviatano 8-130C: Probabilmente siamo tutti daltonici perchè questa è la carta di cui il Fuoco ha sempre avuto bisogno, solo che non ce l’ha il Fuoco. Già Y’shtola era un problema, ora che cominceremo a vedere in giro anche la nuova Aerith, questa carta diventerà un must have in tutti i mazzi Monoacqua. Purtroppo è totalmente inutile in mazzi multicolore, ma nessuno, manco Leviathan, è perfetto.
Voto: 9/10
Relm 8-131C: Abbiamo sperato tutti in una Relm sufficientemente diversa dall’altra, ma questa ha un effetto simile e peggiore dell’altro, per il mazzo che dovrebbe ospitarla.
Voto: 4/10
Lunafreya 8-132L: Miglior carta Acqua del set, tra le migliori dell’Opus a prescindere dall’elemento, e a mio avviso l’art migliore attualmente disponibile nel gioco. Forte anche senza sfruttare la sua riduzione di costo, forse più lenta di Devoto, in contesti Ghiaccio/Acqua permette di minacciare con la “rinascita” sia nel proprio turno che in quello dell’avversario; con Aria, potenzialmente offre 2 usi di Y’shtola fuori turno; e per tutto il resto, permette i trick che ormai ben conosciamo con Rinoa L. Fortissima e destinata ad aumentare di valore.
Voto: 10/10
Valutazione finale: l’elemento Acqua di questo Opus stupisce subito con due L estremamente interessanti, una (Lunafreya) che diventerà sicuramente staple del colore e l’altra (Gidan) che invece scatena gli istinti più morbosi di deckbuilding in tutti noi; passate quelle, purtroppo, poco altro ci sorprende dell’elemento, fatta eccezione per il nuovo Leviathan e Nichol, per quanto comunque tutto mantenga una buona media. L’elemento rimane fedele alla sua tradizione di solidità e offerta di molti trick, guadagnando (nuovamente con Lunafreya) un’ulteriore istanza di “resurrezione”, ma molto più sfruttabile della S di Lenna. Assolutamente sul podio dell’Opus, e per quanto mi riguarda, con una delle mie carte preferite di sempre (se non si fosse ancora capito, spoiler, è Lunafreya).